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CONOSCI LE NUOVE REGOLE RADON?

Il gas naturale Radon è stato inserito, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene, ovvero con «evidenza sufficiente di cancerogenicità per l’uomo». L’attività del radon viene misura in Be-querel, (Bq) e la sua concentrazione in aria viene espressa in Bq al metro cubo (Bq/m3).

 

Il nuovo D.Lgs. n. 101/2020 in vigore dal 27 agosto 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 201 del 12 agosto 2020, ha recepito la direttiva 2013/59/Euratom in materia di radioprotezione e ha stabilito le norme di sicurezza al fine di proteggere le persone dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Il decreto tratta l’esposizione al gas radon nel titolo IV: «Sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti».
Entro 12 mesi dall’entrata in vigore, cioè entro il 27 agosto 2021, dovrà essere emanato il Piano Nazionale Radon (PNR). Entro 24 mesi dalla sua emanazione, le Regioni e le Province autonome dovranno adeguare i propri ordinamenti al Pnr che sarà aggiornato almeno ogni 10 anni. In particolare, le Regioni e le Provincie autonome, entro due anni dall’entrata in vigore del Pnr, dovranno individuare le aree prioritarie (aree in cui al piano terra la concentrazione di radon sia superiore a 300 Bq/m3 in un numero di edifici maggiore o uguale al 15%) e pianificare gli interventi per ridurre la concentrazione di radon sotto i livelli di riferimento.

Principali novità introdotte:

  • nella nuova normativa non si parla più di “livello di azione” ma di “livello di riferimento”: ora è previsto che, anche se il livello di concentrazione di gas radon risulta inferiore al livello di riferimento, comunque dovranno essere intraprese azioni (principio di ottimizzazione);
  • il livello di riferimento per le attività lavorative è stato abbassato da 500 a 300 Bq/m3 medi annui;
  • sono stati introdotti livelli di riferimento per le abitazioni: 300 Bq/m3 per le abitazioni esistenti; 200 Bq/m3 per le abitazioni costruite dal 1° gennaio 2025;
  • è stata introdotta la nuova figura professionale dell’esperto di risanamento radon: deve essere abilitato alla professione di geometra, di ingegnere o di architetto e deve aver seguito uno specifico corso di 60 ore; deve inoltre essere iscritto all’albo professionale. L’esperto di risanamento fornisce le indicazioni tecniche per la riduzione del radon negli edifici;
  • sono previste misure in luoghi di lavoro sotterranei, facendo intendere tutti i luoghi di lavoro sotterranei, mentre nelle precedenti linee guida per la scelta dei locali sotterranei in cui eseguire le misure veniva indicato che «non dovranno essere sottoposti a misura a meno che il personale nel suo complesso non vi trascorra una frazione di tempo significativa, che viene indicativamente fissata in 10 ore al mese». Oltre ai luoghi di lavoro sotterranei dovranno essere previste le misure anche nei luoghi di lavoro semisotterranei o situati al piano terra, localizzati nelle aree prioritarie, in specifici luoghi di lavoro identificati nel PNR e negli stabilimenti termali.

Per le aziende tutto ciò comporta necessariamente l’esecuzione di nuove campagne radon e quindi un conseguente aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi.