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CORONAVIRUS: BREVE GUIDA SUI COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN AZIENDA E QUALCHE RISPOSTA A QUALCHE DUBBIO

Dopo un lungo lockdown pensavamo tutti che l’arrivo della bella stagione spazzasse via questo virus COVID-19 che tante difficolta ha arrecato alle persone e all’economia.
Ma così non è stato! Stiamo di nuovo alle prese con lockdown parziali, zone rosse, arancioni e gialle.
I colori si alternano e la confusione aumenta!
Noi di ConsUp abbiamo deciso di creare una piccola guida per gli imprenditori, per far si che tengano a mente quelle che sono le regole basilari per continuare a lavorare in questo periodo storico così particolare e cercare di chiarire eventuali dubbi su quello che si può o non si può fare negli ambienti di lavoro e sull’obbligo di aggiornare il DVR (documento valutazione rischi), su come gestire gli accessi, le distanze, ecc.
Il nostro vuole essere un piccolo contributo alla ripartenza in sicurezza.

Alcune delle domande che ci vengono rivolte in questo periodo:

Sono obbligato a fare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)?
Non è obbligatorio fare il DVR solo perché oggi è presente il coronavirus. Se nella tua azienda è presente anche un solo lavoratore, la redazione del DVR è un obbligo a prescindere dal Coronavirus.

Devo aggiornare il Documento di valutazione dei rischi oggi?
Dando per scontato che tu datore di lavoro abbia già provveduto a redigere il DVR prima di questa particolare situazione creata dalla presenza del Sars-Cov-2, ti diciamo che dipende dalla tipologia di rischi professionali a cui è esposto il tuo lavoratore durante il suo lavoro e dal tipo di mansione che svolge.

All’interno della mia società che è un ristorante, un bar, un negozio al dettaglio, una scuola di musica, un’azienda meccanica ecc. è presente il rischio professionale da Sars-Cov-2?
La risposta è semplice: No
Ma questo non vuol dire che non ci sia il rischio che entri in azienda questo virus! Non essendo un rischio professionale a cui è esposto il lavoratore il tuo DVR (se contenente la valutazione di tutti i rischi professionali) non deve essere aggiornato.

Chi deve aggiornare il DVR alla luce di questa emergenza allora?
Tutte le attività in ambito sanitario come ospedali, RSA, ambulatori, laboratori che analizzano per scopi di studio e ricerca il virus.

Tutte le altre tipologie di aziende allora non devono fare nulla?
Assolutamente inesatto. Tutte le tipologie di aziende devono fare formazione e informazione all’interno dell’ambiente di lavoro, illustrare ai lavoratori le giuste regole di comportamento. Bisogna applicare le procedure atte a contenere la diffusione del virus Sars-Cov-2 sulla base di quanto richiesto dalle normative vigenti, protocolli e autorità sanitarie.

Ma se dovesse essere presente un lavoratore ammalato di Coronavirus?
Non farti prendere dal panico, isola la persona e provvedi a contattare il medico competente e il Dipartimento di prevenzione dell’ASL.

Posso scrivere una informativa in bacheca o per email dove avviso tutti che Mario Rossi è positivo al Covid-19?
Assolutamente NO! Ricordati che in base al Regolamento sulla privacy tu come titolare del trattamento dei dati devi tutelare tutti i dati dei tuoi lavoratori.

Posso obbligare i miei lavoratori ad effettuare test sierologici o il tampone?
NO! Solo il medico competente può stabilire se richiedere test sierologici o altri esami attenendosi sempre a quello indicato dalle autorità sanitarie.
Il Datore di lavoro non può costringere i lavoratori a sottoporsi a questi test e non può pretendere di consultare eventuali risultati di esami. Potrà essere messo a conoscenza solo dell’idoneità alla mansione del dipendente da parte del medico competente.

Sperando di aver risposto a qualche dubbio ricordiamo alcune regole da adottare in azienda

Affiggere cartellonistica all’interno dell’azienda che illustri le misure di igiene da adottare:

  • lavarsi le mani;
  • utilizzare la mascherina;
  • igienizzare le superfici;
  • evitare contatti stretti con persone con sintomi influenzali;
  • non entrare in azienda se si presentano sintomi influenzali e febbre sopra i 37,5

Regolare l’accesso in azienda dei lavoratori e dei fornitori:

  • eventuale controllo della temperatura corporea mediante l’ausilio di termometro a infrarossi;
  • entrare e uscire dall’azienda in maniera scaglionata, evitando il più possibile il contatto con i colleghi;
  • i fornitori dovranno avere mascherina e guanti, da tenere per tutta la permanenza nelle aree di pertinenza dell’azienda, esterne e interne;
  • i fornitori esterni suoneranno il campanello per farsi annunciare e aspetteranno, ad una distanza di almeno un metro e mezzo dall’ingresso che arrivi il responsabile aziendale alla porta;
  • i fornitori potranno accedere esclusivamente ai locali in cui sia necessario lo stoccaggio delle merci, solo il tempo strettamente necessario;

Adeguare le attività di pulizia, disinfezione e sanificazione:

  • Preparare un programma di pulizia e disinfezione con definizione delle aree di intervento, modalità, prodotti e frequenza;

Gestire la persona sintomatica in azienda:

  • contattare il Dipartimento di prevenzione dell’ASL di riferimento, nell’attesa del parere sanitario.

Questa volta non staremo a cantare sui balconi ma tutti ci daremo da fare per far ripartire la nostra economia…!